2016
VOCABORADIO
Site specific radio show per ArtVerona - Project Art Fair
Se l’atrio fosse uno spazio che accoglie e trasforma significati, che forma potrebbe assumere? Se si potesse creare un momento di ascolto collettivo, a metà strada tra il pubblico e il privato, il reale e il virtuale, che medium si potrebbe usare?
Entro nei condomini dove vivono centinaia di persone che parlano lingue e dialetti diversi. Attraverso diversi vocabolari, alcuni linguistici, altri no: diverse grammatiche di comportamenti, gesti, mode, tradizioni.
Mi abituo a questa cacofonia, mi ci affeziono, mi da fastidio. Penso che dovrei fermarmi, smettere di guardare o attraversare questo atrio, e iniziare ad ascoltarlo, per un po’. Lo ascolto da lì, ma lo potrei ascoltare anche remotamente, e posso farlo con altri, simultaneamente.
Creo una web radio; ogni giorno dò un appuntamento all’atrio, sia a quello reale che virtuale. Vocaboradio diventa un traduttore dei significati lasciati dai passanti, inviati alla radio per essere tradotti, ri-ascoltati, trasformati.
Vocaboradio si può ascoltare ovunque online oppure, passando dall’atrio, dove due piccoli altoparlanti mandano in onda le traduzioni di diversi contenuti attraverso un appuntamento giornaliero con la webradio. Gli inquilini e i passanti troveranno un link web, al quale potranno avere accesso gratuitamente e a cui potranno inviare suggerimenti di contenuti da tradurre: una comunicazione di servizio, una ricetta, una poesia, un’incomprensione. Vocaboradio quindi lavorerà per tradurre le comunicazioni e renderle accessibili.
Ho pensato a come l’atrio sia un luogo di passaggio che fa da ponte tra il pubblico e il privato, e al contempo anche un luogo che può far percepire una grande distanza con le persone con cui condividiamo o attraversiamo degli spazi del quotidiano.
Radio performer: Gianpiero Kesten. Courtesy: Valentina Bonizzi.